L’Osservatorio Indipendente sull’Erosione Costiera nasce con l’obiettivo di monitorare, documentare e divulgare in modo trasparente e scientificamente fondato le dinamiche che interessano le nostre coste. Attraverso l’analisi dei dati, il confronto con esperti e il coinvolgimento dei cittadini, l’Osservatorio si propone di mantenere alta l’attenzione pubblica sul fenomeno erosivo, promuovere soluzioni sostenibili e favorire una corretta informazione sullo stato e sull’evoluzione del litorale.
-35Mln
metri quadri di spiaggia in meno in Italia in 50 anni
-40Mld
perdita di fatturato in Italia
8
I Comuni Italiani che hanno già perso il 100% di Spiaggia
-23m
La perdita media di profondità per ogni chilometro di litorale sabbioso, su un totale di circa 1.750 km.
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Domande Frequenti
01
Che cos’è l’erosione costiera e perché colpisce le spiagge di Ricadi?
L’erosione costiera è un processo naturale con cui il mare “consuma” la linea di costa, portando via sabbia e materiale dal litorale. A Ricadi questo fenomeno è aggravato da vari fattori: la riduzione degli apporti solidi dei torrenti (come il Ruffa), la costruzione di opere rigide senza ripascimenti adeguati, l’aumento delle mareggiate dovute ai cambiamenti climatici.
Il risultato è un arretramento progressivo della spiaggia, con perdita di arenile e rischi per strutture, strade e attività turistiche.
02
Le opere di difesa come pennelli e scogliere risolvono il problema?
Le opere di difesa aiutano a ridurre la velocità dell’erosione, ma da sole non bastano. Pennelli, barriere sommerse e scogliere soffolte attenuano la forza delle onde e trattengono parte della sabbia, ma richiedono manutenzione costante e soprattutto devono essere accompagnate da ripascimenti (cioè il reintegro di sabbia naturale compatibile).
Solo un approccio integrato — opere, monitoraggio, gestione dei sedimenti fluviali e tutela dell’ambiente — può garantire risultati duraturi.

